Guardare il teatro. Discuterlo. Analizzarlo. Raccontarlo. Lasciarsi trasportare nell’emozione dello spettacolo. Poi: fermarsi a ricostruirlo, analizzarlo, trovarne linee di forza e di debolezza, porgli questioni. Porre domande agli artisti. Ricreare – con parole, immagini, suoni – le emozioni e le idee depositate dallo spettacolo. Comunicare. Sono queste le operazioni della critica teatrale, di una critica che non è tribunale che emette sentenze inappellabili, ma ascolto, interrogazione, desiderio di guardare più a fondo il reale attraverso l’arte, le arti (e di guardare l’arte attraverso il reale o semplicemente come bellezza necessaria all’esistenza).
Per StartUp Teatro, presso il TaTà, spazio del Crest a Taranto, da oggi 25 settembre 2013 queste operazioni saranno svolte in un laboratorio diretto da Massimo Marino a cui partecipa un gruppo di spettatori di diverse età e competenze, che tra incontri, interviste e visioni si interrogano sul teatro, ne discutono, ne scrivono, ne lasciano traccia su un blog. Creando un network. E il perché ce lo dicono direttamente loro. Continua a leggere